Descrizione progetto
L’area occupa un rettangolo incluso tra la scarpata ferroviaria, condomini di 6-7 piani a nord, via Felsina e una zona di nuova urbanizzazione a sud. Si accede da un cancello su via Felsina sormontato da un cartello con il nome e una bella corona di glicine. Sul confine nord è presente una quinta di pioppi e un paio di nespoli, nella aree comuni, sempre verso nord, si trovano alcuni platani, un bagolaro, un ciliegio. La piazzetta davanti alla sede è dedicata a Mario Bolognini, un amato ex presidente degli orti.
Estesi su una superficie di 7147 mq, presentano 130 parcelle ortive, con una piccola parcella di officinali a disposizione delle scuole del quartiere. Vi si svolgono attività sociali e ricreative: cene, compleanni ecc. Festa di Primavera, Festa del 25 aprile, ospitano un corso di inglese. Nella piccolissima sede giocano a carte. Ci sono diversi professionisti tra gli assegnatari (un ingegnere, un medico, un pittore, ecc) molto attivi nella gestione dell’area e delle attività.
Alcuni giovani coltivano parcelle intestate a genitori o le hanno rilevate al decesso dell’assegnatario (i famigliari conviventi hanno diritto di prelazione). Esprimono forte perplessità sul nuovo regolamento che fissa in 12 anni il tempo massimo di assegnazione
dell’orto.
Fonte “Bologna città degli orti. Orticoltura urbana tra tradizione e nuove tendenze”.
Comune di Bologna e Fondazione Villa Ghigi, 2014