Descrizione progetto
L’area è di circa 1500 m2 e fa parte del parco pubblico “Bethanien”. L’edificio era anticamente un ospedale e
oggi ospita un museo comunale di arte contemporanea, un bar e uno spazio per workshop di vario tipo. L’ala
sud, che fino a poco tempo fa era occupata, è oggi sede dell’occupazione legalizzata NewYork, rifugio per le
più vecchie occupazioni (squat) di Berlino che venivano sgomberate con forza dalla polizia. Ora in questo spazio
si svolgono iniziative come un famoso festival di street art e spettacoli di danza e teatro. Il primo gruppo di
promotori era composto da alcuni abitanti dei dintorni. Queste persone erano venute a conoscenza di un
progetto di lavori pubblici nel parco e per questo si sono rafforzati nella convinzione di pretendere un pezzo di
quel suolo pubblico per le persone. Così, fu avviato un programma partecipativo ufficiale nel quale gli architetti
del paesaggio organizzavano alcuni eventi pubblici per discutere la progettazione. Gli aspiranti ortolani hanno
sfruttato questi incontri per far sentire la propria voce. Inizialmente, i rappresentanti istituzionali erano contrari,
ma poi un gruppo di persone coraggiose ha deciso di prendersi quel pezzo di terra, illegalmente e sotto la
minaccia della polizia, per un paio di giorni, finché il presidente del quartiere di Kreuzberg, dopo aver parlato
con gli occupanti, ha promesso loro 2000 m2 di terreno. Tramite un’assemblea plenaria, che si tiene una volta
a settimana, si organizza la struttura di base dell’orto. In più, vengono organizzati degli incontri mensili o anche
più frequenti durante la stagione vegetativa. L’orto è composto da circa 60 lotti, ognuno dei quali coinvolge una
micro-comunità o singoli individui. Il Ton Steine Gärten non ha una struttura legale o organizzativa, ma è più
che altro un’iniziativa. Per questo, per quanto riguarda la necessità di fondi, l’aiuto (anche finanziario) viene
spesso da ONG o associazioni di volontariato.
